Quali sono le origini della mancanza di fiducia di sé, e perché questa si proietta nella “dipendenza diagnostica” e nell’identificazione nel sintomo?
La mancanza di autostima è comunemente definita anche come “mancanza di stima di sé”. Questo termine si riferisce a una valutazione negativa di se stessi, spesso in relazione alla mancanza di fiducia nelle proprie capacità. Dal greco πίστις (pistis, ovvero convinzione), il termine “fiducia” in passato era associato a concetti di fede, mentre oggi la nostra “idea di fiducia” si proietta nella “dipendenza diagnostica” nel sintomo.
Sebbene le diagnosi possano fornirci un senso di sicurezza riguardo ai nostri stati emotivi, allo stesso tempo possono anche fomentare una “dipendenza” dall’entità diagnostica, similmente alle credenze spirituali del passato.
Come accenno nel capitolo “Malattia e Occulto” del mio Libro:
Se la fiducia nelle nostre capacità viene posta esclusivamente in un’entità esterna (sia essa religiosa, diagnostica o relazionale) e non in una conoscenza solida e indipendente delle proprie capacità, si cercherà costantemente questa sicurezza “al di fuori di sé”.
Dall’Accettazione di Sè al di là dagli stigmi e i dogmi sociali, può avvenire la Conoscenza del Vero Sè. Nel mio primo libro analizzo le cause di disagi psicologici, sessuali, culturali e dell’influenza della società sui disagi interiori.
Il Disagio Emotivo fa parte del Sè o nasce da un Disagio della Società? La Sensazione e il Sintomo dove si differenziano? Il Sintomo in sè è variabile; qual’è il Parallelismo Sintomo/Sentimento in relazione al Sè e alla Società?
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