DOPO IL BLUFF POLITICO, IL DANNO UMANITARIO: DOPO L’INVIO DI 2 MILIONI DI EURO IN ARMAMENTI DA PARTE DEL GOVERNO ITALIANO, IL GOVERNO INVIA 15 MILIONI DI AIUTI UMANITARI.
In mezzo a un tentativo di pulizia etnica messo a tacere dalla controinformazione occidentale e da colossi energetici come Eni (che hanno ottenuto licenze per sfruttare il gas palestinese) il Presidente degli Esteri Antonio Tajani, dopo l’invio di 2 milioni di euro in bombe e missili che hanno “colpito” indiscriminatamente i palestinesi, accenna durante il G7 all’invio di 25 milioni in aiuti umanitari a favore dei paesi “colpiti” da Israele.
Dal 1948 (e non dal 2023) sono quasi 50 gli ospedali colpiti dall’occupazione illegale israeliana, partner italiana e occidentale, mentre dal 2023 sono quasi 30.000 i bambini uccisi sotto le macerie di ospedali e scuole bombardate con armi Made in Usa, Europa e Italia. (Fonte: Save the Children). E’ evidente come l’ultimo approccio del governo alla questione immigrati in Albania, abbia fatto “sparare” a Tajani troppo in alto. Scusate il gioco di parole, ovviamente intenzionale.
Analizziamo la questione senza penalizzare subito il ministro Tajani, sarebbe troppo facile.
Questione 1. Il governo non è un’organizzazione non governativa (ONG) quindi le sue azioni appaiono puramente politiche. La questione è che si inviano armi, si bombarda, si ammazza, per poi offrire aiuto. Questione 2. Nella missione italiana “Food for Gaza” di Tajani, si menziona una futura missione di “ricostruzione” di Gaza, mentre si omette che nella “ricostruzione” è prevista anche la costruzione di un Gasdotto, che collegherà le coste di Gaza alle coste delle Puglia. (Approfondirò in un nuovo articolo, come la strategia geopolitica e genocida punti anche alla Costruzione di un nuovo Canale di Suez).
Ma l’occupazione israeliana (e il vomitevole silenzio occidentale) non è iniziata nel 2023, contrariamente a quanto i media occidentali amano ripetere, appunto, fino al vomito. L’8 novembre del 2000, le forze di occupazione israeliane aprivano il fuoco su Faris Odeh, un 15enne palestinese (in foto) che si difendeva lanciando pietre a un carro da guerra 20 volte più grande. Un estremo atto di resistenza, che sottolinea l’asimmetria militare tra l‘occupazione israelo-ccidentale e i palestinesi.
Si vorrebbe poter mostrare questa foto, come molte altre, ai giornali italiani e vedere il titolo “Israele Stato Terrorista”. Ma d’altronde, questo è successo durante il Regime Nazista?
Come ricorda anche la Corte Internazionale di giustizia, le risoluzioni ONU, e la Convenzione di Ginevra del ’49, i crimini di guerra di Israele nei confronti dei palestinesi, supportati dalla quasi totalità dei governi occidentali, violano il diritto umanitario internazionale. Come mai, allora, Israele e i governi euro-americani dispensano aiuti umanitari, quando gravano essi stessi su quei diritti umanitari? Rimando al principio dell’articolo per la risposta.
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