I rituali in passato sono sempre stati necessari per la nostra sopravvivenza. In passato erano legate perlopiù a credenze occulte. Ma oggi come ci aiutano?
“Il vuoto non è dannoso. E’ sempre sinonimo di uno spazio dell’anima che può allontanare dagli altri, ma non da sé stessi.” Dal mio libro ©La Fragilità può essere Distrutta. (Link Libro)
Cos’è un rituale e perchè ne abbiamo bisogno? Ad oggi sembra sia impossibile vivere senza abitudini, o routine diremmo. Questa necessità – pare – esserci arrivata dall’esigenza di rituali passati come possibilità propiziatorie e di fortuna. Ma oggi, come ci aiutano?
Tenere una routine solida soprattutto nei momenti più stressanti sembra fondamentale per mantenere il controllo della nostra vita. Ma molte delle sindromi psichiche, si reggono proprio su questa necessità di tenere sotto controllo alcune dinamiche della nostra esistenza.
Io stesso ho impiegato molto tempo prima di capire quale fosse per me una routine positiva, mentre mi perdevo in routine caotiche di carattere ossessivo (iperfocus sullo scrivere, ad es). Con l’esperienza e col tempo, sono poi riuscito a collimare questa discrepanza causa di stress.
Se la routine per noi, è un’azione che compiamo per dirigere i nostri sforzi in vista di un nostro desiderio, allora dovremmo fare attenzione a non tenere il nostro focus sulla routine in sè, ma sempre sull’obiettivo; al contrario, un’azione automatica senza emotività, diventa una routine negativa.
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Ho approfondito il tema dei desideri, delle routine e degli obiettivi nel mio libro ©La Fragilità può essere Distrutta (puoi ordinarlo qui, su amazon -> https://amzn.eu/d/fFplqAo). Il primo passo per costruire una routine positiva, è di stabilire un’abitudine che sapresti svolgere facilmente e con piacere.
Se è vero che nella nostra società è necessaria sia una routine personale che una routine professionale per sopravvivere, è pur vero che senza la prima non può esistere la seconda; infatti, per sentirci davvero motivati, è necessaria una spinta interiore verso un’azione esteriore.
Considerato questo, il secondo passo per una routine positiva, è di non mantenere il focus sulla routine diventandone completamente dipendente. Nella nostra società la routine diventa dipendenza quando è focalizzata soltanto sulla produttività, fino all’ossessione.
Il terzo fattore, è di valutare il tempo di possibili break e modifiche flessibili alla tua routine, in linea alle tue emozioni presenti. Se ti senti sovraccarico significa che stai utilizzando la tua abitudine per sfuggire a qualcos’altro (repressione dei sentimenti come timore, angoscia di qualcosa o qualcuno, ecc). E’ fondamentale rendere la tua routine flessibile e naturale.
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